Al fine di differenziare quanto più possibile gli impieghi dei materiali nell’ottica di una filiera virtuosa, CMW sta avviando collaborazioni scientifiche con diversi Enti Universitari o di ricerca di eccellenza, ciascuno coinvolto per la propria specializzazione nei campi d’interesse.

Le convenzioni al momento già operative riguardano:
– l’Università degli Studi di Siena – Centro di GeoTecnologie (CGT);
– la Scuola Normale Superiore di Pisa tramite il suo laboratorio di nano-scienze e nano-tecnologie (NEST);
– l’Università di Torino – Dipartimento di Scienze della Terra;
– il Distretto Tecnologico del marmo e pietre ornamentali, nell’ambito delle attività coordinate dalla Internazionale Marmi e Macchine Carrara Spa – IMM.
In un futuro prossimo, si prevede la partecipazione anche a progetti europei (SmartGround, Life, etc.) in partenariato con università straniere sul tema dei “raw materials”, ed in linea con le Direttive Europee in materia di attività estrattive e tutela delle risorse naturali.
Complessivamente, tutti questi progetti intendono realizzare una filiera produttiva che diventi la più completa possibile, basata sull’impiego differenziato di tutte le frazioni del marmo.
Questo materiale risulta tuttora fondamentale per l’economia locale, così come il suo impiego in sinergia con altre realtà produttive tipiche del territorio toscano; obiettivo divenuto prioritario anche per la Regione stessa.